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I VINI ABRUZZESI




La produzione vitivinicola abruzzese è piuttosto attiva. In generale, tutto il territorio della regione beneficia di forti escursioni termiche tra il giorno e la notte. Queste associate a una buona ventilazione, garantiscono alla vite un microclima ideale per vegetare e produrre uve di straordinaria qualità.


Il vitigno che in questi luoghi riesce ad esprimere il massimo delle sue potenzialità è il Montepulciano d’Abruzzo, ormai riconosciuto da anni uno fra i grandi vitigni a bacca rossa d’Italia: rappresenta più della metà della base ampelografica regionale. Il Montepulciano d'Abruzzo deve la sua denominazione al fatto che molti mercanti di lana toscani lo consideravano simile ad alcune loro uve.

Il vitigno è uno dei pochi in grado di crescere sia sulle zone montuose interne che sulle colline, fino ad arrivare alle zone costiere e rappresenta oltre l'80% del totale dei vini prodotti nella regione. Si tratta di una pianta mediamente resistente, che offre una produzione abbondante solitamente tardiva, con la vendemmia che comincia dopo la seconda metà di settembre e che si protrae fino alle prime due settimane di ottobre. Il vino è di sapore più fresco e fruttato se degustato giovane, mentre offre sensazioni più complesse ed intriganti se affinato lungamente in botti di rovere, grazie all'evidente propensione ad invecchiare, tipica dei vitigni ricchi in tannino e struttura.


Altro vino caratteristico di questo territorio è il trebbiano d’Abruzzo. Le prime citazioni che parlano del Trebbiano d'Abruzzo si riferiscono ad un vino bianco denominato trebulanum, risalenti al tredicesimo secolo. Si tratta di un vino ottenuto da vitigni a bacca bianca, coltivati nelle zone collinari di altitudine entro i cinquecento metri sopra il livello del mare. Il Trebbiano d'Abruzzo nasce quindi da uva bianca, di solito fermentata in botti di acciaio, tranne nel caso delle riserve quando vengono preferite botti in rovere. Presenta un colore giallo chiaro dorato o paglierino con riflessi verdastri e con un aroma molto raffinato, caratterizzato da note fruttate di albicocca e pesca mature, arricchite con profumi di salvia e dragoncello, erbe secche e fieno dei campi. Servito fresco, si beve con grande facilità per la sua delicata morbidezza. Può essere utilizzato come aperitivo ma è anche un ottimo compagno per piatti di pesce o insaccati. Particolarmente indicato per primi piatti di pastasciutta condita con verdure oppure con del pesce, e per carni bianche come pollame e suino.


Un altro vino tipico è poi il Cerasuolo d’Abruzzo. Si tratta di un vino rosato, prodotto con uve vinificate in bianco e caratterizzato dall'omonimo color rosa ciliegia, con un tasso alcolico compreso tra 12% e 13%. L'elevata percentuale di sostanze antiossidanti lo rendono tra i vini rosati più longevi in Italia. Il suo aroma elegante e fruttato contiene una raffinata nota floreale. Caratterizzato da un sapore piacevolmente fresco, con un'ottima persistenza aromatica, viene considerato il compagno ideale per primi piatti (pastasciutta o zuppe), e pietanze prevalentemente a base di pesce.


Negli ultimi anni, la tradizione vinicola abruzzese, ha riscoperto alcuni dei suoi vitigni autoctoni, con grande conferma degli appassionati e dei professionisti del vino.

Il Pecorino, riscoperto inizialmente nelle marche, ma largamente diffuso in tutto l'Abruzzo ha ottenuto l'approvazione con grande enfasi del mercato vinicolo, con il suo patrimonio organolettico inconfondibile è molto amato anche all'estero. La Cococciola, ancora poco diffusa presenza caratteristiche delicatissime, perfetta per la spumantizzazione accompagna egregiamente le pietanze di pesce. La Passerina è anch'essa in fase di recente riscoperta, e negli anni a venire potrà stupire!

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